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giovedì 18 agosto 2011

suicidio giovanile

Leggendo qui e là le notizie di cronaca, il mio sguardo si posa su un articolo,"si incontrano su internet e decidono di suicidarsi"...rimango allibita,scoprendo che in Germania tre ragazze poco più che teen agers ,conosciutesi "virtualmente"su internet ,si sono date appuntamento con l'intento di uccidersi e...purtroppo ...ci sono riuscite...trovate cadaveri,tre vite spezzate.Andando avanti nella lettura scopro che in Germania quasi 600 casi di suicidio son commessi da giovani al di sotto dei 26 anni...

Sbalorditivo se non scioccante e agghiacciante,ma cosa c'è alla base di tutto ciò?disagio giovanile,noia,mancanza di ideali e principi sani,mancanza di dialogo con i genitori e di  ascolto  da parte dei genitori?

Fermiamoci un attimo a riflettere ...
L'Oms ha dedicato un giorno alla prevenzione del suicidio giovanile, il 10 settembre...scopro che il suicidio è la prima causa di morte dei giovani,che la sua frequenza sta aumentando ...

Per non dimenticare e fermarci di più sul problema,per dare ascolto e dare fiducia,per evitare di essere indifferenti di fronte a queste forme di disagio...diamo un occhio a questo link...e cerchiamo soluzioni pratiche e concrete per prevenire

http://www.psico-terapia.it/wp/157-suicidio-giovanile.html


dedicato a tutti i giovani e ai miei bambini che fra poco lo diventeranno

mercoledì 17 agosto 2011

dislessia-decreto attuativo della Legge 170 /2010

Il decreto esplicita le indicazioni contenute nella Legge riguardo alle modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, alle misure educative e didattiche di supporto, nonché alle forme di verifica e di valutazione, per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione, a partire dalla Scuola dell’Infanzia sino alle università. Fanno parte integrante del Decreto le Linee Guida che forniscono ulteriori indicazioni per l’applicazione della Legge da parte di tutte le figure interessate ai processi di insegnamento/apprendimento.
Questa è da considerare la base su cui la Scuola italiana potrà inziare ad attivare percorsi didattici mirati per gli alunni e gli studenti con DSA.

Linee guida
1.1 La dislessia
Da un punto di vista clinico, la
dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e
rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata,
istruzione ricevuta.
Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbo in base all’età - la lettura
di lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può farlo
somigliare a un semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo. Tale considerazione è
utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori, fin dalla scuola dell’infanzia.

1.2 La disgrafia e la disortografia
Il disturbo specifico di scrittura si definisce
disgrafia o disortografia, a seconda che interessi
rispettivamente la grafia o l’ortografia. La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici,
formali, della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione; la
disortografia riguarda invece l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale.
La disgrafia si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura, la
disortografia è all’origine di una minore correttezza del testo scritto; entrambi, naturalmente, sono
in rapporto all’età anagrafica dell’alunno.
In particolare, la disortografia si può definire come un disordine di codifica del testo scritto,
che viene fatto risalire ad un deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di
scrittura, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto.

1.3 La discalculia
La
discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della
cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del
calcolo.
Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica:il
subitizing
(o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la
seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di
calcolo a mente.
Nell’ambito procedurale, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo
più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei
fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.